Associazione Cernuschese Astrofili APS

Osservatorio Astronomico Civico "Gabriele Barletta"

Il Mese della Fisica – 2008


Relatore: Prof. Andrea Grieco

Anche quest’anno siamo lieti di presentare al grande pubblico, come già abbiamo fatto nei due anni precedenti, il ciclo “Il Mese della Fisica”, riscoprendo sempre il vostro grande entusiasmo ed interesse. Quest’anno gli argomenti naturalmente sono diversi, ma sempre attualissimi, come potete osservare dalla locandina, con questo disegno che sicuramente avrà suscitato una certa curiosità (vedi foto)

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L’imponente macchinario qui rappresentato è un Tokamak: un’apparecchiatura usata per esperimenti di fusione nucleare che grazie ai trasformatori e a elettromagneti è in grado di creare un potente campo magnetico.
Il richiamo è certamente al grande collisore di adroni del Cern di Ginevra di cui si è recentemente parlato. Sarà il tema del terzo dei nostri incontri; il fulcro delle nostre serate.
Siamo alla vigilia di quello che forse è l’esperimento più affascinante, più ambizioso della fisica moderna. Gli scienziati cercheranno di riprodurre quello che è avvenuto nei primissimi istanti successivi al Big Bang, la grandiosa esplosione che 14 miliardi di anni fa ha dato origine all’universo. Quindi una sorta di viaggio a ritroso nella storia della vita per cercare la particella di Dio, come è stato soprannominato il bosone di Higgs. La particella che ha dato origine a tutta la materia.
Quello che vedete al centro del Tokamak è opera del famoso artista olandese Escher, vissuto nel secolo scorso.

Se aguzzate lo sguardo potete notare delle formichine che camminano su di un nastro, una dietro l’altra, cercando di trovare un’uscita impossibile, perché non esiste.
Nel fare questo però descrivono un disegno che richiama la forma del simbolo matematico dell’infinito, l’8 capovolto.
L’ultima serata è proprio dedicata all’infinito e ai suoi paradossi.

Ora, la domanda conclusiva è “Come mai abbiamo messo l’infinito dentro al Tokamak?”. Perché dentro di noi abbiamo la speranza di grandi scoperte, la certezza che possano aprirsi nuovi scenari nel mondo della fisica, permettendoci di ampliare a dismisura, e perché no, all’infinito le nostre conoscenze. O come qualcuno ha detto, la speranza di trovare non solo la particella di Dio, ma addirittura Dio, tutto intero…

Lo facciamo con il professor Andrea Grieco, maestro di didattica della fisica, che grazie alla sua capacità espositiva allieverà la difficoltà dei concetti espressi e al quale diamo il compito di istruirci, come ha già fatto gli anni scorsi.

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