Dal mese di Giugno 2019 l’Osservatorio ha installato un telescopio Marcon RC 400 su montatura a forcella comandata da sistema elettronico FS2 per il puntamento automatico.
Telescopio Principale:
- RC MARCON (d. 400 mm, focale 3200 mm) specchi iperbolici
Telescopio Secondario:
- Apocromatico Tecnosky (d. 130 mm, focale 910 mm) rifrattore
Telescopi Solari:
- ED80 Sky-Watcher PRO (d. 80 mm, focale 600 mm) filtri Ca-K e Continuum
- PST Coronado (d. 40 mm, focale 400 mm) filtro H-alpha
Il sistema astronomico dell’osservatorio prevede l’utilizzo del telescopio principale per la ripresa di oggetti deboli o poco estesi e per l’acquisizione dati ai fini di ricerca (ad esempio curve di luce per gli esopianeti), il telescopio secondario viene invece dedicato agli oggetti a largo campo e alle riprese didattiche (sia planetarie che al cielo profondo).
L’osservazione del Sole, per ragioni di sicurezza, è demandata a due telescopi solari dedicati.
Il parco strumenti dell’associazione è completata da vari strumenti trasportabili a disposizione dei soci e utilizzati durante le attivitĂ di divulgazione: Meade 25 cm F6.3, Maksutov 150/1800, Rifrattore 80/1200 e altri strumenti complementari.
… FINO A GIUGNO 2019
Dopo quindici anni di attivitĂ fondata sui telescopi trasportabili (privati e dell’ACA), la costruzione dell’osservatorio civico ci ha permesso di acquistare uno strumento “da cupola”…
La scelta è caduta su un sistema completo di telescopi e accessori classici , adatti prevalentemente alla didattica, ma con un potenziale sufficiente a garantire ottimi risultati nei campi in cui gli astrofili contribuiscono alla raccolta dati per gli astronomi professionisti (Sole, Giove, comete, pianetini)
TELESCOPIO PRINCIPALE (1)
obiettivo a specchio 305 mm
NEWTON VISUALE f/6 focale 1800 mm (specchio secondario piano a bassa ostruzione)
NEWTON FOTOGRAFICO f/6 focale 1800 mm (specchio secondario piano maggiorato)
CASSEGRAIN f/18 focale 5400 mm (specchio secondario ellittico)
TELESCOPIO SECONDARIO (2)
rifrattore acromatico f/15, diam. 120 mm, focale 1800 mm
abbinato a prisma di Herschel, filtro interferenziale a banda di 1,5 Ă… e spettroscopio con 207 linee per mm
CCD (3)
sensore b/n 7×7 mm con raffreddamento
CERCATORE E ACCESSORI (4)
rifrattore 80/400 , set filtri, focheggiatore elettronico
(1) Il “principale” riassume in se 3 strumenti: uno per l’osservazione visuale, uno per la fotografia astronomica, uno per gli impieghi ad alta risoluzione.
Di norma tutta l’attivitĂ può essere svolta con la prima configurazione: Sole, Luna, pianeti e oggetti celesti. In altri casi la fotografia potrebbe richiedere un campo ampio e omogeneo (comete con code estese, ricerca fotografica di asteroidi, ecc) rendendo necessario il passaggio al secondo schema ottico.
In particolari occasioni (opposizione Mate e Giove, doppie strette) è possibile spingere al massimo la risoluzione e l’ingrandimento dello strumento con qualitĂ finale dell’immagine quasi inalterata (senza l’aggiunta cioè di ulteriori sistemi ottici come le lenti negative “barlow”).
Lo strumento “variabile” è spesso utilizzato dai professionisti, e recentemente anche il telecopio orbitante Hubble sfrutta lo stesso principio delle “camere multiple” abbinate all’obiettivo principale.
Il progettista Fernando Caliumi, che ha realizzato anche gli strumenti di altri 4 osservatori sparsi per l’Italia, ha avuto l’onore di ricevere la denominazione di un asteroide per meriti in campo astronomico. Il telescopio è stato rilevato dall’osservatorio di MANTOVA che opera in modo analogo a quello di Cernusco sul Naviglio nella didattica / divulgazione.
(2) Il “secondario” è un rifrattore classico con rapporto focale f/15 ottimo per il Sole, per la Luna e per l’osservazione ad alto contrasto dei pianeti.
Questo strumento è stato potenziato per quanto riguarda l’utilizzo diurno con l’acquisto di un prisma di Herschel (fotosfera solare, macchie, facole), di un filtro interferenziale (cromosfera e protuberanze sul disco), spettroscopio (analisi della luce solare).
(3) Inoltre in collaborazione con l’associazione astrofili TITANO di Vimodrone sarĂ possibile accoppiare ai telescopi i sensori digitali (CCD) per contrastare l’azione dell’inquinamento luminoso presente nella pianura padana e per aumentare la mole dei dati raccolti.
(4) Un “cercatore” che da solo è in realtĂ un altro telescopio a corta focale (400 mm ) completa il sistema, oltre ad accessori di contorno come filtri colorati e specchi deviator e messa a fuoco di precisione.