Relatore: Prof. Andrea Grieco
Alte energie – Introduzione
giovedì 22 ottobre 2009
Questa sera parleremo di alte energie. Abbiamo già spaziato nello spettro elettromagnetico, questa sera ci sposteremo verso le alte frequenze a cui corrispondono fotoni di energia più elevata. Questo vuol dire che andremo ad indagare quelli che sono i fenomeni più violenti dell’universo: fenomeni che sono in grado di produrre emissioni altamente energetiche.
Ancora una volta ciò che vedremo questa sera è visibile solo grazie ad “altri occhi”, non certo attraverso i nostri sensi, la nostra vista.
Visita guidata all’Osservatorio Astronomico
sabato 17 ottobre 2009
Grande successo di pubblico per il terzo incontro del ciclo “Il Mese dell’Astronomia”: la visita guidata al nostro Osservatorio astronomico.
Onde radio – Introduzione
giovedì 8 ottobre 2009
La volta scorsa abbiamo iniziato dal visibile la nostra passeggiata attraverso lo spettro elettromagnetico. Il visibile è la radiazione elettromagnetica che riusciamo a vedere con i nostri occhi.
Ce ne siamo poi allontanati, verso l’infrarosso da un lato, verso l’ultravioletto dall’altro.
Questa sera andremo decisamente più lontano, nel senso che andremo ad esplorare la regione delle onde radio. Esse non sono direttamente percepibili dai nostri sensi. E’ vero che ci sono alcune persone che sono sensibili, se sottoposte a irradiazione, a questo tipo di onde risentendo magari di alcuni disturbi più o meno evidenti. In genere però le onde radio non sono direttamente rilevabili né dalla vista, né dagli altri sensi di cui disponiamo.
Ci allontaneremo quindi non solo dalla regione del visibile, ma andremo ad esplorare frequenze e lunghezze d’onda che sono molto distanti rispetto alla regione che abbiamo visto la volta scorsa. Tenete conto che, tutto sommato, la banda del visibile è una regione piuttosto stretta dello spettro elettromagnetico e le onde radio invece occupano veramente una vasta regione che si sposta verso l’estremità delle basse frequenze e quindi delle grandi lunghezze d’onda.
Siccome non è possibile rilevare direttamente le emissioni radio, è chiaro che per arrivare alla loro scoperta bisogna aspettare parecchio nella storia dell’umanità. Mentre la luce visibile è qualcosa che comunque percepiamo indipendentemente dalla nostra tecnologia, per le onde radio non è così e non lo è anche per altre parti dello spettro.
Ed ecco allora che bisogna arrivare all’inizio del secolo scorso, del ‘900, perché si sviluppi una tecnologia sufficiente a rilevare le onde radio provenienti dallo spazio.
Direi che possiamo iniziare questa nostra passeggiata!
(A.G.)
Visibile e dintorni
Introduzione
a cura di Massimo Mangiarotti
giovedì 1 ottobre 2009
Buonasera,
per il quarto anno consecutivo abbiamo il piacere, come Associazione Cernuschese Astrofili, di proporre un mese intero dedicato alla Scienza.
Il titolo è “Il Mese dell’Astronomia”.
Il 2009 è programmato dall’Unesco come l’anno internazionale dell’Astronomia: siamo infatti nel quattrocentesimo anniversario delle osservazioni astronomiche eseguite da Galileo Galilei. Correva l’anno 1609 e con un telescopio, a dire la verità molto semplice, come quello che vedete raffigurato nella locandina (vedi foto), Galileo fece delle scoperte che cambiarono la percezione umana del mondo e dell’universo. Le montagne lunari dimostrarono che un altro corpo [celeste] aveva rilievi e strutture geografiche simili a quelle della Terra. La Via Lattea era costellata da miliardi di stelle. Giove, come la Terra, aveva dei satelliti che rappresentavano un piccolo sistema solare. Tutto cìò contribuì a far abbandonare alla comunità scientifica i modelli cosmologici in uso fino ad allora.
Oggi, a quattrocento anni di distanza, si apre una nuova era di incredibili scoperte.
La tecnologia ci permette di fare un nuovo, grande salto in avanti. Il telescopio che Galileo aveva costruito con le sue mani lo abbiamo messo in orbita: Hubble, Spitzer, Keplero, sono solo alcuni dei grandi occhi tecnologici che scrutano l’universo sempre più lontano aprendoci nuove affascinanti realtà, come ad esempio gli esopianeti, ovvero pianeti come Giove e la Terra che si trovano al di fuori del Sistema Solare, a centinaia di anni luce da noi.
Quale sarà il prossimo passo?
Naturalmente lasciamo a voi il piacere di scoprirlo!
Ringraziamo tutti per la partecipazione… che ci seguiate da anni o che sia la prima volta per voi questa sera. Un ringraziamento particolare ai giovani che vedo numerosi: a loro si rivolge l’astronomia perché ha molti collegamenti con la fisica, la chimica e la matematica.
Ci auguriamo di riuscire a trasmettere a voi tutti l’emozione della scoperta degli oggetti celesti.