Associazione Cernuschese Astrofili APS

Osservatorio Astronomico Civico "Gabriele Barletta"

Rivoluzione pianeti – calcolo periodi

Salve,
non sono sicuro che questa domanda abbia un senso, ma mi chiedevo:

dopo quanto tempo, rispetto ad una coordinata temporale x (una data presa caso per fare un esempio, 10 Marzo 1662) i pianeti si ritrovano tutti contemporaneamente, rispetto al sole, nella stessa posizione che avevano in quella data?

Grazie.
Marco L.


Gentile Marco,
un modo per risolvere il problema è quello di calcolare il minimo comune multiplo tra i periodi di tutti i pianeti (per esempio espressi in anni o giorni, arrotondando all’intero più vicino).

Ad esempio:
tre pianeti che abbiano periodi di 6, 10 e 12 anni si ritroveranno nella stessa posizione dopo 60 anni, che è il m.c.m. tra i periodi.

Andrea Grieco

Pianeti: punto di levata (all’alba)

I pianeti sorgono sempre nello stesso punto dell’orizzonte?

La risposta è no, i vari pianeti non sorgono e tramontano sempre nello stesso posto.
Bisogna osservare che la terra, nel suo moto attorno al sole (moto di rivoluzione), ruota su se stessa (moto di rotazione) con l’asse inclinato di circa 23,5° rispetto al piano di rivoluzione (eclittica) e mantiene questo asse sempre allineato con un punto prossimo alla stella polare (polo nord celeste).

Da questa inclinazione derivano importanti conseguenze tra cui le stagioni.
Durante una rivoluzione (anno) sono identificabili quattro momenti significativi: (considerazioni valide per l’emisfero nord o boreale)

– il solstizio d’estate
in cui il giorno ha la massima durata e la notte la minima
il sole raggiunge la massima altezza sull’orizzonte e l’irraggiamento solare è molto efficace perché i raggi del sole sono poco inclinati
il sole sorge alla massima distanza da est in direzione nord (prossimo a nord-est)
– il solstizio d’inverno
in cui il giorno ha la minima durata e la notte la massima
il sole raggiunge la minima altezza sull’orizzonte e l’irraggiamento solare è poco efficace perché i raggi del sole sono molto inclinati
il sole sorge alla massima distanza da est in direzione sud (prossimo a sud-est)
– l’equinozio di primavera e d’autunno
in cui il giorno ha la stessa durata della notte
il sole raggiunge una altezza sull’orizzonte intermedia e l’irraggiamento solare è pure intermedio perché i raggi del sole sono mediamente inclinati
il sole sorge esattamente ad est (e tramonta esattamente ad ovest)

Ora poiché le orbite dei vari pianeti sono molto prossime all’eclittica e possono essere considerare coincidenti (con poche eccezioni) tutte le considerazioni fatte per il sole sono anche applicabili ai pianeti.
Sarà quindi vero che:
durante il solstizio d’estate il sole ed i pianeti sorgeranno verso nord-est,
durante l’equinozio d’autunno il sole ed i pianeti sorgeranno ad est,
durante il solstizio d’inverno il sole ed i pianeti sorgeranno verso sud-est,
durante l’equinozio di primavera il sole ed i pianeti sorgeranno ad est.

Quanto sopra dovrà essere corretto perché i piani su cui giacciono i vari pianeti nella realtà si discostano dall’eclittica, per la maggioranza di pochissimo, un poco di più per mercurio e molto per plutone ed i pianeti nani.

V. Iudica